Tutti i
giornali hanno parlato dell'ultima ricerca effettuata dallo studioso
americano di neuro- economia Gregory Berns.
Questo
studioso ha sottoposto a risonanza magnetica cerebrale la sua
cagnetta ed altri cani in maniera volontaria ( ovvero preparando i
cani all'esame strumentale senza sedarli ma addestrandoli a
collaborare) , ha cosi dimostrato scientificamente che ai cani si
attiva il ganglio caudato quando provano emozioni .
Tale
attivazione avviene come negli umani quando sta per verificarsi
qualcosa di piacevole. , Nei cani un momento di particolare
emozione può essere rappresentato dall'arrivo del cibo o dal ritorno
del padrone.
In
questo modo le emozioni ed i ragionamenti del cane sono stati
paragonati a quelli di un bambino ovvero “il cucciolo d'uomo”.
Nel mio
lavoro di educatrice cinofila , ho potuto osservare come l'essere
umano , padrone o compagno che sia (chiamatelo come preferite) del
cane , ne influenza molto i comportamenti anche se spesso non sempre
se ne accorge.
Quando le persone si rivolgono a me come educatore , mi ritrovo spesso ad insegnare al cane come interagire correttamente con l'ambiente che lo circonda. Quindi aiuto i padroni a gestire il cane senza ansie o paure nella vita cittadina, cominciando dall'educazione di base e garantendo al cane una corretta socializzazione con i propri simili e gli esseri umani fin da cucciolo: (ricordiamo a questo punto che le classi di socializzazione sono di grande aiuto per il cane , e gli consentono di imparare a relazionarsi con i suoi simili in un ambiente controllato ).
Ad esempio alcuni proprietari di cani di piccola taglia in un momento di ansia prendono il proprio cane in braccio perché incontrano durante una passeggiata un cane di taglia più grande.
Ad esempio alcuni proprietari di cani di piccola taglia in un momento di ansia prendono il proprio cane in braccio perché incontrano durante una passeggiata un cane di taglia più grande.
Ma se
noi presi dal panico prendiamo il cane in braccio , trasmettiamo la
nostra situazione di allarme al cane , senza rendercene conto . Nel
frattempo che il cane è in braccio, la persona pensa che è tutto
sotto controllo; ma il cane percepisce tutto ciò che piace o non
piace al padrone , per cui al prossimo incontro con cane di taglia
grande il rischio è che percepirà il cane più grande di lui come
un potenziale pericolo andando in allarme, e non come un altro essere della stessa
specie ,( si d'accordo la mole non è la stessa ma son pur sempre
cani no ?:-) )
La
paura stessa è un emozione molto forte, anzi una delle emozioni
primarie da cui a volte dipende la nostra sopravvivenza . Un caso
famoso è quello di un Huski che poco prima della forte scossa del
terremoto che il 6 aprile 2009 colpì violentemente la città
dell'Aquila in Abruzzo cominciò ad abbaiare senza tregua.
Grazie
ai continui e forti abbai del cane allarmato , (poiché i cani
percepiscono molto bene l'arrivo di un terremoto a distanza di km ) i
padroni decisero, fidandosi del loro cane, di restare fuori casa
per paura dei crolli . Il cane aveva percepito bene , Qualche ora
dopo quella casa era assolutamente inagibile ma il cane ed i suoi
padroni erano tutti salvi .
Altro
fatto degno di nota nella mia ormai lunga esperienza di canile , è
che spesso l'umore dei cani che accudiamo va di pari passo con il mio
e degli altri operatori e volontari : quando c'è allegria si vedono
tutti i cani allegri e scodinzolanti , quando invece è brutto tempo
o c'è la giornata negativa , i cani sono più nervosi del solito
quindi abbaiano , litigano e bisogna intervenire per riportare la
calma.
Un
classico caso di contrasto emozionale è quello in cui il padrone
deve uscire e magari le prime volte si sente in colpa a lasciare il
cane solo in casa anche per pochi minuti; quindi comincia a
salutarlo; a salutarlo come se andasse via chissà per quanto
tempo, e magari è preoccupato che il cane gli farà i bisogni in
casa.
Al
ritorno il padrone trovando i bisogni in casa, rimprovera il cane ;
decide quindi di rivolgersi ad un educatore cinofilo, che occupandosi però solo dell'educazione di base, lo indirizzerà a sua volta ad un rieducatore (specialista che si occupa esclusivamente di problemi comportamentali ), che dopo attenta valutazione consiglierà al padrone i rimedi più opportuni per affrontare l'ansia da separazione lavorando sulla relazione tra il padrone ed il cane.
E' vero
siamo presi da mille cose e ci dimentichiamo spesso che le emozioni
sono trasmissibili da persona a persona , da cane a cane ma
sopratutto da umano a cane , fortunatamente ora abbiamo prove
scientifiche a dimostrare che anche i cani si emozionano !
Educatrice Cinofila accreditata APNEC
disciplinata dalla legge 4/2013
tessera n. 101 Regione Lazio
www.contandoabbaiando.it